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LAm LAm
LAm SOL FA
Santi numi ma che pena mi fate
SOL LAm
strozzati inghiottiti come olive ascolane
SOL FA
spiedini di carne in fila sulle autostrade
SOL LAm
saldare al casello tanto per ringraziare
REm FA
pensarsi arrivati dopo un lungo week-end
LAm LAm
LAm SOL FA
Chiedo venia trovo un po' esagerato
SOL LAm
pagare tre volte un litro di benzina
SOL FA
sentirsi ridire con sorrisi di rame
SOL LAm
che sono costretti dal mercato dei cambi
REm FA
ma andate a cagare voi e le vostre bugie
LAm LAm
DO FA SOL
credo di notare una leggera flessione del senso sociale
DO FA SOL
la versione scostante dell'essere umano che non aspettavo
LAm
cadere su un uomo così divertente ed ingenuo da credere ancora
REm DO SOL LAm SOL FA
alla favola di Adamo ed Eva / la favola di Adamo ed Eva
REm DO SOL LAm SOL FA
alla favola di Adamo ed Eva / la favola di Adamo ed Eva
LAm LAm
LAm SOL FA
Dico quel che penso e faccio quel che dico
SOL LAm
l'azione è importante siamo uomini troppo distratti
SOL FA
da cose che riguardano vite e fantasmi futuri
LAm REm FA
ma il futuro è toccare mangiare tossire ammalarsi d'amore
DO FA SOL
Credo di notare una leggera flessione del senso sociale
DO FA SOL
la versione scostante dell'essere umano che non aspettavo
LAm
cadere su un uomo così divertente ed ingenuo da credere ancora
REm DO SOL LAm SOL FA
alla favola di Adamo ed Eva / la favola di Adamo ed Eva
REm DO SOL LAm SOL FA
alla favola di Adamo ed Eva / la favola di Adamo ed Eva
La favola di Adamo ed Eva è la canzone che ren- de noto Max Gazzè grazie al suo successo avuto nel 1998. La stessa dà titolo al secondo album del cantautore romano. Il brano, un synthpop rock, fu composta per la parte testuale da Max Gazzè e il fratello, Francesco Gazzè, per quella musicale, dallo stesso Max in collaborazione con i fidi Giorgio Baldi, Gianluca Misiti, Pietro Monterisi (che parteciperanno alla creazione di altri brani di Gazzè). Il testo ha una valenza sociale, uno stimolo ad uscire fuori dalle favole raccontate dal sistema che tramite le stesse riesce a manovrare in silenzio speculando sul popolo credulone.