HOME
|
TUTTE LE CANZONI |
CANZONI SENZA BARRÈ
|
CANZONI FACILI
|
ACCORDI |
(parlato) Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero.
MIm
Come un uomo appena nato
RE MIm
che ha di fronte solamente la natura,
e cammina dentro un bosco
RE MIm RE
con la gioia d'inseguire un'avventura.
MIm
Sempre libero e vitale, fa l'amore come fosse un animale,
incosciente come un uomo
RE MIm
compiaciuto della propria libertà.
MI LA
La libertà non è star sopra un albero
MI
non è neanche il volo di un moscone
LA LAm MI
la libertà non è uno spazio libero
SI7 MI
libertà è partecipazione.
(parlato) Vorrei essere libero, libero come un uomo.
MIm
Come un uomo che ha bisogno
RE MIm
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
RE MIm RE
solamente nella sua democrazia.
MIm
Che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare
RE MIm
e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.
MI LA
La libertà non è star sopra un albero
MI
non è neanche il volo di un moscone
LA LAm MI
la libertà non è uno spazio libero
SI7 MI
libertà è partecipazione.
(parlato) Vorrei essere libero, libero come un uomo.
MIm
Come l'uomo più evoluto
RE MIm
che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura
RE MIm RE
con la forza incontrastata della scienza
MIm
con addosso l'entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo
RE MIm
e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.
MI LA
La libertà non è star sopra un albero
MI
non è neanche il volo di un moscone
LA LAm MI
la libertà non è uno spazio libero
SI7 MI
libertà è partecipazione.
MI LA
La libertà non è star sopra un albero
MI
non è neanche il volo di un moscone
LA LAm MI
la libertà non è uno spazio libero
SI7 MI
libertà è partecipazione.
La libertà fu scritta dal cantautore milanese in collaborazione con il suo fido amico Sandro Luporini, nel 1972, per lo spettacolo teatrale sociale: Dialogo tra un impegnato e un non so. Pubblicata per la prima volta, nell'album live dello spettacolo, sarà resa pubblica con la re- gistrazione in studio nell'album: Far finta di essere sani dell'anno successivo, 1973. La canzone ebbe molto eco nei centro sociali e nelle feste popolari in cui si festeg- giasse la liberazione da una qualsiasi schiavitù: sociale, razziale, patriottica. Difatti il brano deve il suo successo soprattutto alla sua tematica, inno alla parteci- pazione collettiva o individuale e ad un ritorno allo stato primordiale dell'uomo, la libertà d'azione appunto che ancora oggi contraddistingue l'animale. Negli ultimi anni la canzone ha riscoperto un nuovo successo, ha molte cover all'at- tivo famose e non, tra tutte si ricorda quella di Emma che ha cantato la stessa al Festival di teatro canzone Giorgio Gaber del 2011, pubblicato nell'album tributo del cantautore, Per Gaber... io ci sono, del 2012.