IERI Dopo aver fatto capolino nel panorama della
musica italiana nel 1978 con il brano Parigi
addio, ottenendo anche un discreto successo,
nel 1979 a sorpresa vince il Festival di
Sanremo con la canzone Amare.
Detto questo potrebbe già concludersi la
breve biografia dell'artista piemontese, che ebbe
una carriera strettamente relazionata con la sua casa discografica
RiFi, la quale appena fallì diede automaticamente avvio all'epilogo
della novella carriera di Vergnaghi che subito dopo si trasferì
in Inghilterra.
Dall'Inghilterra ebbe modo di collaborare con Zucchero nel 1989 come
compositore insieme a Matteo Saggese della canzone Diamante e nel
1991 come traduttore del Va pensiero, in inglese, interpretato dallo
stesso Zucchero.
OGGI
Se si eccettuano altre due collaborazioni da compositore musicale
con Matteo Saggese e il paroliere Zucchero, rispettivamente nel 2001,
per Di sole e d'azzurro scritto per Giorgia
e nel 2002 per la canzone di Mina, Suc-
chiando l'uva, la carriera di Vergnaghi si
può dire conclusa già nel 1980.
Oggi infatti egli si è ritirato a vita
privata ed ha espressamente affermato che
non vuole che si diramino notizie alcune sulla sua intima vita.
Quindi si rassegni il curioso estremo, se proprio vuole sapere di
più di Vergnaghi non può che accontentarsi del ricordo della sua
splendida apparizione triofante di Sanremo '79, emblema d'una
consolidata tradizione che vuole il vincitore della kermesse della
città dei fiori non sempre fortunato nelle vendite e nella carriera,
vedi anche Gilda e i Jalisse, tanto per dirne due.