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INTRO: MIm  MIm7  LA  LAm (x2)

   MIm             MIm7  LA  LAm
Io son sicuro che
         MIm
per ogni goccia
DO                     MI7                     LAm
per ogni goccia che cadrà, un nuovo fiore nascerà
          LAm7                  MIm
e su quel fiore una farfalla volerà

              LAm
Io son sicuro che,
                       MIm
in questa grande immensità
                         LAm
qualcuno pensa un poco a me
FA#7   SI7   MIm
non mi scorderà
          LAm
Sì, io lo so
                              MIm
tutta la vita sempre solo non sarò
                LAm
un giorno troverò
FA#7      SI7            MIm
un po' d'amore anche per me
                     SI4  SI7
per me che sono nullità
         MIm    RE  FAm  MIb   RE  DO#   FAm  MIb  SIbm
nell'immensità

DO7        FAm
nell'immensità
          SIbm
Sì, io lo so
                              FAm
tutta la vita sempre solo non sarò
                SIbm
un giorno io saprò
                          FAm
di essere un piccolo pensiero
                        DO4  DO7
nella più grande immensità
           FAm  MIb  RE  DO#  FAm
del suo cielo

  •  L'immensità è un brano musicale pop-sinfonico,
     intepretato per la prima volta al Festival di 
     Sanremo, nel 1967, da Don Backy e Johnny 
     Dorelli. 
     
     La sua composizione da anni vede fronteggiare
     l'autore prinicipale, Don Backy, contro gli 
     altri due autori accreditati, Mogol per il te-
    sto e Detto Mariano per la parte musicale. 
    Don Backy ha sempre dichiarato (e non abbiamo ragione di non credergli) che la canzone è una 
    sua composizione e che solo in un secondo momento Mogol avrebbe censurato una frase, mentre 
    Detto Mariano, che all'epoca firmava quasi tutte le musiche del Clan di Celentano, firmò per 
    gli arrangiamenti. 
    La frase in questione, secondo la versione di Don Backy, sarebbe "e su quel fiore una farfalla 
    volerà" che il paroliere milanese gli consigliò di inserire al posto di "e quel profumo ti
    dar` felicità", scritta da Don Backy. Solo l'inserimento di questa frase portò Giulio Rapetti
    a firmare il brano come coautore.
    Va tenuto conto però che all'epoca per essere iscritti alla SIAE occorreva saper scrivere la 
    musica e Don Backy non aveva quest'attitudine.
    
    L'immensità fu uno dei brani più venduti di quell'anno, nonostante il nono posto ottenuto
    al Festival, e per dispiacere di Don Backy la versione più venduta fu quella di Johnny Dorelli. 
    Fu proprio questo smacco che acuì i problemi all'interno del Clan, Don Backy si sentiva spesso 
    messo da parte e non riusciva ad emergere come meritava e questa difficoltà l'attribuì alla 
    presenza ingombrante del "capo" del Clan, Adriano Celentano, che a suo dire oscurava tutti 
    gli altri.
    
    La canzone ha avuto negli malti reinterpretazioni tra le più note si 
    ricordano quelle di Mina (1967), Milva (1967), Negramaro (2005), 
    Francesco Renga (2009), Gianna Nannini (2014), Il Volo (2015). 
    Particolare inoltre la versione in bulgaro di Lili Ivanova, in spagnolo 
    di  Mónica Naranjo e in ucraino di Sofija Rotaru.